Grazie ad Aldo Grasso ora ho la conferma: il talk-show non urlato in tv è ammesso (almeno in teoria)

Vi faccio una confidenza: da anni mi sento un po' in minoranza (se non proprio un pesce fuor d'acqua) per il mio modo di intendere la "sacra" professione del giornalismo: una cosa tutto sommato ancora seria (ma attenzione... non seriosa) che può avere profonde responsabilità sociali e in cui il giornalista deve avere un ruolo di tramite e non di "protagonista", come invece capita oggi.